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Riabilitazione del Pavimento Pelvico

FISIOTERM • dic 16, 2021

Riabilitazione del Pavimento Pelvico


FISIOTERM ed il suo team di specialisti, si occupa di effettuare terapie di riabilitazione del pavimento pelvico.


Fisioterapia e pavimento pelvico


La riabilitazione del pavimento pelvico è un trattamento riabilitativo mirato alla prevenzione e alla cura delle patologie che afferiscono l’area pelvica. La terapia prevede una pianificazione personalizzata del trattamento sulla sintomatologia riferita dal paziente, sulla diagnosi e sui referti del medico specialista.

Il pavimento pelvico (perineo) è un ampio ventaglio muscolare a forma d’imbuto che va dal pube al coccige chiudendo il bacino nella parte bassa: ha il compito importante di sostenere la vescica, l’utero e l’ultima parte dell’intestino.


Il pavimento pelvico partecipa alla funzione urinaria, fecale, sessuale e riproduttiva, alla statica pelvica; perciò se vi è una disfunzione del pavimento pelvico vi è un cambiamento della qualità della vita.

La gravidanza, il parto, la menopausa, gli interventi chirurgici, fare lavori pesanti e a volte altri eventi possono indebolire questi muscoli e dare origine a disturbi e disagi importanti: la perdita di urina (incontinenza da sforzo e d’urgenza), di aria o feci, dolore durante i rapporti sessuali o scarso piacere.


Riabilitazione ortopedica


La Riabilitazione del Pavimento Pelvico è una terapia che ha l’obiettivo di guarire o ridurre i sintomi riferiti dal paziente e causati dalla disfunzione di questa zona, migliorando così la qualità di vita del soggetto.

La terapia è indirizzata ai muscoli del pavimento pelvico, che possono presentarsi ipovalidi (es.incontinenza urinaria da sforzo, prolasso degli organi pelvici, ecc.), oppure iperattivi (es. disfunzioni sessuali femminili, vescica iperattiva, ecc.), oppure con deficit di coordinazione (es. stipsi da dissinergia del pubo-rettale).


L’utilizzo delle tecniche e degli strumenti si rifà

in qualsiasi caso a tre fasi:


– fase di apprendimento dell’attività muscolare del pavimento pelvico: in questa fase sono di notevole aiuto le apparecchiature di biofeedback elettromiografico e pressorio: apparecchiatura strumentale in grado di registrare l’attività muscolare il cui utilizzo facilita la percezione e consapevolezza del pavimento pelvico e cons
ente alla persona di imparare a contrarre i muscoli solo del pavimento pelvico (senza ad esempio contrarre i muscoli glutei o interni alla coscia o dell’addome) o viceversa, si insegna a rilassare e decontrarre i muscoli del pavimento pelvico perché possono essere iperattivi, contratti e dolenti.


– fase di modificazione: si insegnano quindi esercizi specifici per questa muscolatura e specifici per ogni singola persona; perché, se effettuati in modo sbagliato, anziché risolvere il problema, creano spinte eccessive dall’alto (endoaddominali) da far peggiorare i sintomi.


– fase di automatizzazione, dove il paziente impara a utilizzare quanto appreso in sede ambulatoriale e lo utilizza nei momenti in cui il sintomo si presenta: con la ripetizione dell’esercizio, l’utilizzo diventa appunto automatico. (Ad esempio: in caso d’incontinenza urinaria da sforzo, s’impara la contrazione volontaria da effettuare prima di uno sforzo come tossire, starnutire, sollevare un peso, evitando così piccole perdite involontarie di urina).


Esercizi per il pavimento pelvico


I muscoli del pavimento pelvico sono muscoli che tendono a stancarsi facilmente quindi quando si effettuano esercizi si consiglia di eseguirli in modo specifico, preciso e con poche ripetizioni. Bisognerà effettuare prima un RILASCIAMENTO e poi una CONTRAZIONE MUSCOLARE, da eseguire anche per pochi minuti al giorno ma spesso durante la giornata e soprattutto tutti i giorni. Ci vuole tempo e costanza per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico ma si può tornare a condurre una vita normale e tornare a riscoprire il proprio corpo in modo funzionale.


 

I miglioramenti di una corretta terapia del pavimento pelvico si possono vedere già dai primi mesi ed uno studio scientifico dice che 7 pazienti su 10, seguendo il giusto programma, ottengono un risultato completo.

Il suggerimento che si può fornire ai pazienti è sempre di non accontentarsi e cercare sempre i professionisti nel settore che possano aiutare a migliorare la propria qualità della vita.

Ogni disfunzione del pavimento pelvico, sia esso provocato da una situazione di incontinenza, o da un prolasso o da un dolore, seppure di lieve entità, determina un impatto negativo sulla qualità della vita di ogni individuo, incide sul benessere fisico, emotivo e psicologico e può influire sulla partecipazione sociale della persona.

La Riabilitazione Perineale, in seguito ad un’accurata diagnosi, rappresenta oramai sempre più spesso la prima scelta terapeutica in quanto:

  • di documentata efficacia (successo nell’80-95%)
  • priva di effetti collaterali
  • indolore
  • non prevede assunzione di farmaci
  • ripetibile
  • personalizzata

è consigliata in caso di:

  • prolasso rettale, uterino o vescicale 
  • post menopausa
  • post chirurgico ( emorroidi, isterectomia, prostatectomia)
  • stipsi o incontinenza fecale e/o urinaria
  • sessualità dolorosa
  • dopo il parto
  • dopo un cesareo o altri interventi ginecologici
  • preparazione al parto

I risultati che si possono ottenere:

  • schiena senza dolore facendo lavorare correttamente il bacino e il perineo
  • postura allineata e minor tensione sulle spalle
  • maggior controllo sui muscoli quando si starnutisce o mentre si tossisce senza fastidiose perdite 
  • maggiore consapevolezza del processo del parto
  • preparazione pre-chirurgica per migliore esito post-chirurgico
  • velocizzazione dei tempi di recupero post-chirurgici
  • riduzione entità di eventuali perdite di funzionalità post-chirurgiche
  • recupero del piacere sessuale


Trattamento riabilitativo


E’ bene sottolineare che il trattamento riabilitativo è comunque un valido supporto perché lascia al paziente una educazione ed una autonomia anche dopo la fine del trattamento rendendolo consapevole dei corretti movimenti nelle attività quotidiane in modo da prevenire ricadute e nuove patologie.

Non bisogna avere alcun timore a parlarne perché grazie ad un adeguato trattamento si può e si deve star meglio.


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